Rosetta

Mi chiamo Rosetta e ho 47 anni. Racconto la mia esperienza perché possa aiutare a ritrovare la gioia di vivere alle molte persone che combattono la terribile battaglia con la droga. Mio marito, mia figlia ed io abbiamo ritrovato questa gioia grazie al centro Narconon Astore. In una bellissima giornata di giugno, la mia vita e quella di mio marito si era interrotta. Le inquietudini e le angosce che nutrivo da un po’ di tempo vedendo la mia unica figlia di 19 anni, presero corpo nella visione di enormi lividi blu sulle braccia di mia figlia.

Fu l’inizio di una serie di vicissitudini angosciose, ognuna delle quali sembrava peggiore della precedente. Sembrava non dovesse finire mai: passavamo giorni e notti nella paura e nel dolore, senza un attimo di tregua. La nostra meravigliosa, dolce bambina aveva deciso di percorrere una strada di degradazione fisica e spirituale, di morte. Questa era una condizione inaccettabile: volevamo indietro nostra figlia; quella specie di creatura spenta e crudele che era diventata, non poteva essere lei. Dovevamo aiutarla, in tutti i modi e subito, ma non sapevamo come fare. I risultati e i metodi di cura (Metadone, SERT) erano incerti, di nessuna efficacia o addirittura peggioravano la situazione. Finalmente, alcuni amici mi misero in contatto con dei genitori che avendo avuto una figlia tossicodipendente, erano riusciti a risolvere il problema in tempi brevi.

Loro mi fecero contattare il centro Narconon Astore. Il direttore parlò con mia figlia e lei si convinse a fare il programma. Arrivati al centro, dopo aver parlato con gli operatori ed i ragazzi, capii che nostra figlia avrebbe potuto farcela, che avremmo potuto ricominciare la nostra vita da dove si era interrotta. Dopo cinque mesi circa, nostra figlia completò il programma Narconon e oggi è una ragazza meravigliosa, piena di responsabilità e consapevolezza.

Grazie a tutti gli operatori e a tutto il centro Narconon Astore.

Rosetta Roze, Torino.