Ritrovare una sorella
Mi chiamo Maria, Russo Maria e sono sorella di Linda, ex tossicodipendente.
Che dire, sono passati tanti e tanti anni da quando mia sorella, giovanissima e ribelle, decise di andare via di casa e prendere, purtroppo, una strada sbagliata che forse l’avrebbe portata al punto di non ritorno.
Mi ricordo che furono anni dolorosi. La disperazione dei genitori, affranti, delusi. Mio fratello molto giovane e sensibile che condizionò a tal punto da far avvicinare anche lui alla droga. Ma lui era fragile e non è più riuscito a tornare indietro.
Ora lui non c’è più.
Ed ero arrabbiata anche io, perché nonostante mi fossi fatta una famiglia, inconsapevolmente mi facevo carico di questo peso, soffrivo nell’anima e non riuscivo a vivere la mia vita in modo normale.
Passarono tanti anni e di lei non sapevo più nulla. Anni di silenzi.
Poi improvvisamente spuntò per chiedermi aiuto. Non avevo nessuna voglia di aiutarla e mi rifiutai. Per me era un capitolo chiuso. Ero molto arrabbiata. Avevo fatto soffrire i nostri genitori, non c’era né speranza, né perdono.
Sinceramente avevo paura di avere una sorella drogata.
Passarono altri anni e seppi che era entrata in una comunità, la Narconon, stava facendo un percorso riabilitativo e stava migliorando. Sarà stato difficile e complicato, ma lei, tenace e orgogliosa ce l’avrebbe fatta.
Infatti c’è riuscita.
Si è sposata e ha avuto due figlie bellissime. Ora sono grandi, ma studiano ancora e danno un sacco di soddisfazioni.
Ha un marito che le sta vicino, gran lavoratore e un ottimo padre.
Lei ora lavora e studia presso questa comunità, sempre in giro per il mondo. Cerca di aiutare ragazzi che hanno bisogno di una guida e di tanta forza. E di forza, Linda, ne ha avuta tanta e ce l’ha FATTA.
In fede,
Maria Russo, Modena.