E tu, come ti diverti?

Articolo di Cristina C.

Funziona così: un nostro operatore va in una scuola di fronte ad un centinaio di studenti e racconta la sua storia di tossicodipendenza.

Mette i fatti di fronte ai ragazzi, parla chiaro: “le droghe fanno male, sono pericolose, lo so io, lo sa chi c’è passato e come me ne è uscito, lo sa chi purtroppo ci è dentro in questo stesso momento”.

Il nostro operatore, Paolo in questo caso, fa quello che i genitori di quei ragazzi non hanno il coraggio di fare, o non sanno fare perché non hanno la giusta conoscenza, o semplicemente evitano di fare, perché ritengono che il loro “bambino” non farà mai uso di droghe.

Le droghe sono un pericolo REALE.

Più reale di molte paure infondate di tanti genitori… eppure è sottovalutato, terribilmente sottovalutato!

Paolo oltre a raccontare la sua storia istruisce i ragazzi. Parla loro di cos’è la droga, cosa fa al corpo, perché è difficile smettere, come è possibile smettere.

In seguito all’intervento ai ragazzi viene distribuito un breve questionario e in seguito leggiamo le risposte dei ragazzi per vedere il riscontro avuto dall’intervento. Su una media di cento schede i risultati sono vari, ma la maggior parte positivi. Molte risposte indicano che il messaggio è stato recepito… alcune indicano ragazzi che chiaramente fanno uso di droghe e stanno sulla difensiva, ma per fortuna sono poche. Ce ne sono altre invece molto articolate, in cui gli studenti scrivono di più, scrivono quello che pensano davvero e sono questi che personalmente mi emozionano, mi fanno capire dove sono arrivate le parole di Paolo.

Ne cito uno e userò questo successo per una riflessione a riguardo. Una ragazza di 16 anni scrive:

“Io credo che la tua testimonianza mi abbia aiutato molto, io sono una di quelle che cerca di giustificarsi perché la mia vita non è il massimo, non sono soddisfatta di come svolgo le mie attività. Ho capito però che la droga è proprio l’uomo nero del quale avevo paura da piccola. Stimo la tua persona e il fatto che tu riesca ad aiutare gli altri. Grazie. Io faccio uso frequente di alcol tutti i fine settimana, mi fa sentire migliore, più bella, senza l’alcol non mi diverto, lo uso per staccare. Penso che la smetterò, non è una soluzione.”

Questa ragazza parla per molte altre ragazze. Direi che parla per una generazione. Al contrario di altre lo fa onestamente e per questo mi ha colpita. I 16 anni sono sicuramente un’età un po’ critica, in cui tutto sembra un disastro e irrecuperabile. Ricordo bene la sensazione di totale insoddisfazione che anche io provavo proprio come questa ragazza a quell’età. Avendo la conoscenza giusta riguardo alle sostanze, io non mi sono mai buttata sull’alcol, né sulle droghe, ma ho visto tante persone vicino a me farlo. Questa ragazza racconta una realtà per molti. Si arriva al week end e si beve o ci si droga. Per dimenticare, perché non se ne può più, dei genitori, dei professori, della scuola, del ragazzo che ci ha mollato, di quello che non ci calcola, di quello che abbiamo noi stesse ferito. Aggiungiamo le “amicizie”, chi si sente escluso, chi è geloso dei successi degli altri, chi non ce la fa proprio a sopportare questa vita.

Lei stessa dice: “mi fa sentire migliore, più bella, senza l’alcol non mi diverto”. Quest’ affermazione è agghiacciante!

Senza quel liquido nocivo, che provoca un numero enorme di disastri, che altera la personalità, che distrugge lentamente il fisico… senza di quello non c’è divertimento per i giovani oggi! Non fanno attività gratificanti, non sanno stare con i propri coetanei e divertirsi facendo cose semplici, stando assieme, lavorando assieme per raggiungere un obiettivo comune!

Ah… ecco… ecco cosa manca: l’obiettivo. 

Non tutti hanno trovato uno scopo, un’obiettivo, qualcosa per cui lottare, per cui lavorare giorno e notte, qualcosa che non permette di assumere sostanze alteranti, perché tali sostanze sarebbero esse stesse il primo ostacolo all’obiettivo finale!

Ma invece che drogarsi e stordirsi in attesa di tempi migliori… perché non cercare questo obiettivo? Basta guardarsi attorno, di cose da fare è pieno il mondo! Un sacco di cose vanno migliorate, un sacco di cose vanno addirittura inventate! Chi deve farlo se non i giovani? Loro hanno le abilità per farlo, loro hanno il tempo, loro possono istruirsi per creare cose nuove senza pensare all’affitto o ad arrivare a fine mese, perché a quello per il momento ci pensano i genitori.

Usate questo tempo libero che avete ragazzi… non lo sprecate, domani non ci sarà più.

Create qualcosa dal nulla, la soddisfazione che ne deriverà sarà enorme, dieci mila volte più forte di qualsiasi droga!

Aiutate, vi sentirete orgogliosi, non dovrete nascondervi, le persone attorno a voi ne saranno fiere!

Questo è il mio piccolo messaggio… ringrazio la ragazza che ha risposto a quella domanda: questo articolo è dedicato a te e a tutte le ragazze che sono nella tua stessa situazione. C’è speranza, non buttatevi via!!!

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