Altra droga, altra dipendenza

 

Riabilitazione da droghe.  Vediamo le pubblicità su internet e sentiamo il termine “riabilitazione da droghe” in continuazione. Lo sentiamo al telegiornale, nei più recenti gossip sulla celebrità di turno che ancora una volta va in “riabilitazione”. Ma cosa significa realmente riabilitare qualcuno dall’ abuso di droghe? Significa che una volta che una persona è riabilitata dovrà poi tornare ancora e ancora al centro a causa di ricadute? Significa che bisognerebbe dare a questa persona una nuova droga che rimpiazza la droga abusata e verso cui si ha una dipendenza e quindi farla rimanere sempre sotto l’effetto di droghe? Si tratta davvero di riabilitazione se il tossicodipendente diventa dipendente da una nuova droga sostitutiva che in teoria lo dovrebbe riabilitare dalla dipendenza? Le ricadute e le droghe sostitutive sono davvero parte di una vera riabilitazione da droghe e di successo? Purtroppo la risposta è no.

Riabilitazione

Riabilitazione è una parola molto antica del nostro linguaggio. Il fatto che esista da secoli ed il suo primo uso conosciuto è stato alla fine del 1500, indica che riabilitare non è una necessità nuova per l’uomo,  che si tratti di riabilitazione da una condizione o da uno stile di vita distruttivo e dannoso per se stessi o per gli altri o che non è adeguato alla sopravvivenza all’interno della società. Il suo significato precedente e antico era semplicemente “ vestire di nuovo” e derivava dal Latino Medievale che significa “abilità”. Una persona può immaginarsi che in quei tempi antichi e molto differenti rispetto ad ora, la sopravvivenza di una persona era strettamente connessa alla sua abilità di “vestirsi” che comprendeva: essere in grado di lavorare e nutrirsi, tenere un tetto sulla propria testa, andare d’accordo con gli altri e conformarsi alle regole della società, non intraprendendo attività criminali. Questi fondamenti dell’esistenza rimangono gli stessi, nonostante le nostre tecnologie avanzate e il mondo di oggi sia diverso e si muova ad un passo molto accelerato.

Il concetto più nuovo e attuale di riabilitazione significa aiutare qualcuno a smettere di assumere droghe e alcol in modo che la persona può tornare ad una vita salutare, utile e indipendente. Si tratta di una definizione funzionale ed accurata che generalmente è compatibile con l’idea di base e lo scopo della riabilitazione da droghe.

Riabilitazione, nella sua totalità, significa riportare una persona ad una condizione di salute, o ad un’attività utile e costruttiva; riportare una persona ad uno stato o condizione precedente;  rendere una persona capace di operare bene nella società e di adattarsi ad essa. Quindi prima che una persona usi droghe e ne diventi dipendente, essa è libera dalle droghe. Essa ha un certo livello si salute e benessere e una relazione con i suoi amici e la sua famiglia, ha un livello di educazione e mete, sogni personali e cose che desidera raggiungere nella vita. Ogni persona ha un codice morale, probabilmente uno insegnatogli dalla famiglia e imparato durante l’educazione in giovane età, così come un livello di comprensione di quello che è giusto e sbagliato. Questa è la persona prima delle droghe. La riabilitazione di successo dell’individuo è un ritorno a questo precedente stato e condizione. Questa è la misura per una riabilitazione di successo e che funziona.

In contrasto ad esse, la FDA ha recentemente approvato lo Zubsolv, un’altra droga per trattare la dipendenza da oppiacei (antidolorifici da prescrizione). Quasi tre su quattro overdose di farmaci da prescrizione sono causate da antidolorifici conosciuti come oppiacei, droghe come ossicodone, idrocodone, fentanyl, metadone e codeina. Secondo le statistiche del Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, dal 2003, gli oppiacei hanno causato più morti per overdose che cocaina ed eroina assieme. Ora questa nuova droga, mostrata come una soluzione ad un problema di dipendenza di questa grandezza, probabilmente diventerà la nuova droga d’abuso, creando una nuova generazione di dipendenti ad una droga sostitutiva.

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